Anche una escursione di un giorno può assumere significati che vanno ben oltre del semplice trekking nella natura. A volte intraprendere un cammino vuol dire lasciare ciò che si conosce per andare incontro a realtà nuove, e chi lo fa con il giusto orientamento può ritrovare dentro se stesso aspetti esistenziali che nella caotica quotidianità aveva dimenticato. Se poi il cammino si inoltra in boschi secolari, ulteriori valenze si aggiungono; è l’esperienza della “selva oscura” di Dante, che provoca un iniziale smarrimento per poi indicarci la via verso la Luce che riesce a illuminare il nostro spirito e la nostra ragione.
Non serve cercare misteriose spiegazioni per tali consapevolezze, basta saper staccare la spina dall’ipnotica spirale della vita moderna, e, immersi nella natura profonda, riattivare le potenzialità percettive di tutti i nostri sensi.

Programma

Appuntamento alle 9:30 al parcheggio dei Campi d’Annibale, nel paese di Rocca di Papa, da dove prenderà il via l’escursione. Attraverso un sentiero di collegamento si giungerà sulla via Sacra, antica via protagonista di pellegrinaggi spirituali dei padri Latini, poi fatti propri dai Romani. La via arriva fino alla cima del Monte Cavo (950 m s.l.m.), dove si ergeva il santuario di Giove.

L’escursione non prevede però l’arrivo fino alla vetta del monte: è, infatti, contemplata una sosta presso la panoramica “Loggia degli Occhialoni”, da dove è possibile contemplare la bellissima vista dei due laghi vulcanici dei Castelli Romani e i boschi del Parco dei Castelli Romani.
Dalla panoramica si prende il sentiero che conduce al Maschio delle Faete, il monte più alto (956 m s.l.m.) dei Colli Albani.
Dopo aver oltrepassato l’imbocco di una strada, che va verso una zona militare, si trova la segnalazione del sentiero CAI n. 506 che sale in cima al Maschio delle Faete. Seguendo il tracciato si passa sul crinale interno del cratere vulcanico e si inizia un saliscendi di circa un’ora, al termine del quale ci si trova sulla cima della vetta, la più alta dei Colli Albani.

In una area del bosco che ricopre la cima del monte si trovano alcune singolari sepolture arcaiche, scavate nel tufo, realizzate dai popoli che abitavano queste terre sacre ai Latini.
L’itinerario proposto si snoda attraverso sentieri di una bellezza naturalistica di grande fascino. Panorami mozzafiato, percorsi nel verde, siti sacri arcaici, un evento volto a riscoprire il rapporto tra uomo e ambiente, in una visione della natura quale realtà sacra e divina.

Pranzo al sacco con prodotti da aziende artigianali del Lazio di alta qualità

Un panino nero (carboni vegetali) o bianco, con porchetta di Palestrina e salsa al balsamico al limone

Un panino vegetariano nero (carboni vegetali) o bianco con pesto pugliese ai pomodori secchi, mozzarella vaccina o treccia e olive nere pugliesi a pezzetti

Un cartoccio di patate viola con fiocchi di sale o balsamico

Ciambelline al vino 3/4 cad.

Birra artigianale blanche Aurelia di Itineris

Una bottiglia d’acqua da 500 ml